“Dante poeta e profeta del vangelo” di CdB Isolotto
Dante poeta-profeta del Vangelo
Quattro incontri per celebrare il VII centenario della morte di Dante (1321-2021)
18 e 25 settembre – 2 e 9 ottobre 2021
ore 17:00
presso la Comunità dell’Isolotto Via degli Aceri 1 Firenze
gli incontri sono trasmessi anche in diretta Facebook
(a cura di Mario Bencivenni con la collaborazione dell’artista Enrico Guerrini)
Da tempo, pur non essendo un “dantista” cioè uno studioso specialista di Dante, mi sono occupato di Dante come docente. Grazie a questo lavoro sono tornare a studiarlo e a leggerlo in classe per provare a spiegarlo ai miei studenti. In questo percorso lungo anni di lettura-studio-insegnamento ho potuto verificare l’importanza della produzione poetica di Dante non solo ai fini della letteratura e in particolare alla formazione di una lingua volgare italiana, ma anche alla sua modernità cioè al suo significato di “classico”. Secondo il significato di questo concetto messo a fuoco bene da Italo Calvino che fra le tante definizioni di un classico ci ha data anche quella di autore/opera del passato che continua a parlarci e ad acquistare significato anche a distanza di tempo. Questa rilettura continua di un classico è occasione di accrescimento non solo della consapevolezza di grandi opere di narrativa o di poesia, ma anche un arricchimento di noi, della nostra umanità, della nostra spiritualità. Le celebrazioni di un centenario di un nostro uomo illustre al di là del rituale celebrativo formale è anche una grande occasione di tipo memoriale verso una continua ri-scoperta della sua opera e della sua eredità. Ma perché allora oltre che alle tante occasioni delle iniziative programmate dalle istituzioni pubbliche ed accademiche pensare ad una iniziativa da parte della nostra Comunità di una condivisione di ciò che di più importante Dante ci ha lasciato (la Commedia)?
Infatti pochissimi capolavori dell’umanità in generale, e della letteratura italiana in particolare, sono davvero popolari come la Divina Commedia. Dante ha concepito questo sua poema-profezia come opera destinata non ad una minoranza di letterati, ma a tutta l’umanità, a tutti gli uomini. E non a caso la Commedia ha una tradizione unica di lettura e di trasmissione orale fra gli strati popolari: quante generazioni di contadini e di artigiani l’hanno imparata e tramandata a memoria in occasione di quello straordinario momento comunitario delle “veglie” che precedevano l’andata a dormire prima della diffusione della televisione e dei mezzi di comunicazione di massa.
Perché la mia professione di insegnate è stata ispirata dall’esperienza didattica di Barbiana intrapresa da Don Milani, ed ha avuto le sue prime esperienze pratiche, quando ancora studente, ho “insegnato” alla scuola popolare creata all’Isolotto. Quelle due esperienze infatti oltre al giusto e importante obbiettivo del raggiungimento dei “titoli di studio” per chi ne era normalmente escluso a causa delle condizioni sociali e della collegata evasione dell’obbligo costituzionale alla istruzione, erano improntate al principio dell’educazione permanente e gratuita per tutti i cittadini, cioè alla creazione e dilatazione nel tempo del sapere e della cultura come crescita individuale e collettiva dello spirito e della mente necessari per il perseguimento di un umanesimo integrale.
Perché ancora la mia esperienza di Cristianesimo come umanesimo integrale maturata prima nella Parrocchia e poi nella Comunità dell’Isolotto è stata fondamentale per capire meglio il vero significato profetico assegnato da Dante alla sua Commedia.
Infine perché è un modo per recuperare il ricordo e tenere viva la memoria di Urbano Cipriani un nostro fratello che con la sua importante presenza in Comunità spesso, e fra tante altre cose, ci ha insegnato ed invitato a ricordare e ad amare Dante e il suo poema.
Riprendendo la forma della “lettura di Dante” che consiste nella lettura e commento di parti dell’opera di Dante vorrei concentrare le 4 letture che propongo sul significato poetico/profetico del poema della Commedia. Dante dopo aver cercato di modificare da politico e da trattatista ciò che non andava bene nella società del suo tempo (ingiustizie, guerre, degrado morale, istituzionale e politico etc.) decise di contribuire alla salvezza della umanità intera con la cosa che sapeva fare meglio e cioè la poesia. Una poesia però che si colloca come proposta per una rigenerazione/rinascita dell’umanità tutta nel tempo e quindi come “profezia” alla luce di un recupero del messaggio di umanesimo integrale contenuto nel Vangelo e nell’insegnamento di Gesù lì contenuto. Da qui il titolo che propongo a questo ciclo di 4 incontri danteschi: “Dante poeta/profeta del Vangelo”.
Infine in considerazione della caratteristica strutturale della forma figurale della poesia, caratteristica che nel poema dantesco trova una delle sue espressioni più alte, agli incontri collaborerà l’artista Enrico Guerrini da anni impegnato in una costante ed originale attività di illustrazione della Commedia.
Questi i contenuti/temi specifici dei quattro incontri:
- Illustrazione dei caratteri generali della Commedia (struttura, intreccio narrativo, e contenuto) in relazione alla vita e alla produzione poetica di Dante.
- Inferno, canto V: la forza tragica dell’amore umano (Francesca e Paolo da Rimini).
- Purgatorio, canto V: gli effetti dell’amore divino (Bonconte da Montefeltro e Pia dei Tolomei).
- Paradiso: canto XXXIII: La visione di Dio e il mistero della Trinità svelato.
Mario Bencivenni – Comunità dell’Isolotto
E’ nato un gruppo su facebook dal nome: “COMITATO PER LA MEMORIA DI DON ELIO MONARI MARTIRE” a cui potete aderire
Ha come finalità quello di riproporre in questo tempi la figura e la testimonianza di don Elio Monari che seppe trovare nell’ideale cristiano da lui professato le riposte da dare agli uomini più umiliati e oppressi del suo tempo con un messaggio fatto di pensiero luminoso e dedizione piena all’uomo.
La riscoperta dell’uomo e del credente in questo ottantesimo anniversario del suo sacrificio supremo (16 luglio 1944) possa avviare anche nella comunità cristiana di modena la causa per il riconoscimento ufficiale della sua santità.
Angelo Belloni