Sulla mistica di F.Gentiloni
Filippo Gentiloni
Di misticismo si è sempre parlato, non soltanto in letteratura, ma soprattutto nel mondo religioso. Se ne parlava come di una specialità riservata a pochi specialisti, riconosciuti e autorizzati, in rapporto più o meno diretto con il mistero e più o meno collegati con alcuni grandi autori medioevali cristiani, come Eckart.
Recentemente si è ricominciato a parlare di mistici cristiani, soprattutto in sintonia con la crisi che ha convolto le religione ufficiale, lasciando spazio alla mistica, come forma religiosa non ufficiale: mistica rimanda a mistero (Si veda “Mistici d’oggi” in Servitium 2OO4).
Ma oggi mistica non rimanda necessariamente, come una volta, a fenomeni anormali, un po’ strani e misteriosi. Oggi il termine si avvicina piuttosto al semplice “religioso” nella sua profondità.
Non, quindi, una tematica riservata a pochi e considerata impervia, ma in comunione con tutta la realtà. Il misticismo può considerarsi un atteggiamento dello spirito. orientato verso l’unione con l’assoluto , a cui il mistico aspira ardentemente, caratterizzato da una serie di elementi fra cui la rinuncia alle passioni mondane e l’ineffabilità.
Dice Panikkar: “Solo il mistico può sopravvivere alla società attuale senza diventare un violento o un menefreghista. Solo il mistico può conservare l’integrità del suo essere perché è in comunione con tutta la realtà”.
Si tratta di una esperienza che in certi momenti non viene data a nessuno, neanche a un uomo religioso qualunque che viva autenticamente il gesto dell’orazione e della vita stessa come preghiera. Un altro possibile punto di innesto della dimensione mistica nella vita di un credente normale è quella della quotidianeità, delle “piccole cose” in cui ciascuno è coinvolto nella vita quotidiana.
Mistici che non hanno vissuto separati dal mondo, ma che hanno condiviso le contraddizioni di tutti gli altri. Lo sguardo mistico possibile oggi è forse la capacità di intuire che una luce esiste e serve a spiegare tutto quello che accade nella effimera storia del mondo.