Governo Napolitano-Letta. Più giovani, più donne: a fare che cosa?
Luisa Muraro
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A proposito di donne: meno male che non sono giovane, ho pensato, il disagio sarebbe stato doppio a dover fare da immagine di copertina di un governo chiamato “governo politico”, almeno c’è l’aggettivo. Donne e giovani, mai così tanti al governo, hanno ripetuto i giornali. A fare che cosa, esattamente? Come se ritrovarsi in qualche percentuale fosse avere esistenza.Nel febbraio scorso abbiamo votato per il cambiamento e questa sarebbe la risposta. Non sono la sola ad essere arrabbiata, siamo milioni direi e la ragione, più forte della crisi che non passa, sta proprio nell’essere costretti a partecipare alla commedia così vecchia e mal recitata del cambiamento per finta.
E a proposito di Emma Bonino. Ha dei meriti, cioè alcune caratteristiche che, al confronto dei suoi pari, brillano giustamente come meriti: il suo nome non è mai entrato in affari sporchi; sulla scena internazionale si presenta bene; non appartiene alla specie dominante nel governo Letta, quella degli ex democristiani. Meriti femministi? Nel senso ottocentesco della parola: parità e diritti, sì.
Ma l’hanno fatta ministra degli esteri: che cosa c’entra? Forse non c’entra, però va bene lo stesso. Da molto tempo ormai l’Italia non ha più una sua politica estera e fa quella dei suoi “alleati”. Da questo punto di vista Emma Bonino è perfetta, perché lei sta con la civiltà, cioè con l’Occidente, anzi con gli Usa.
Quando gli Usa, sotto la presidenza Bush, hanno scatenato le guerre che non sono riusciti né a vincere né a perdere né a finire, in Afganistan e in Iraq, Bonino si è messa a sventolare la bandiera stelle e striscie; ha smesso solo quando hanno smesso gli Usa. Inutile dire che lei è sempre stata dalla parte d’Israele: i diritti del Palestinesi possono aspettare, ammesso e non concesso (da lei) che ne abbiano.
Oppure, sono domande inutili? Nel senso che le nomine sono state fatte per un effetto d’insieme e non per essere calzanti con l’ufficio assegnato. In effetti, questo governo, che non a caso ha ricevuto tanti nomi, non è un governo vero e proprio, il suo compito essendo, tutti lo sanno ma non si può dire, assicurare l’impunità a Berlusconi. Quando si pesta una cacca, se non puoi cambiarti le scarpe, te la porti dietro: è capitato all’Italia. Il resto lo fanno i mercati, lo fa l’Europa e poi c’è sempre Napolitano. Forse Le monde aveva ragione.