COMUNICATO DELLA SEGRETERIA CDB a proposito dell’articolo de La Stampa del 23 aprile
COMUNITA’ CRISTIANE DI BASE
Segreteria Tecnica Nazionale
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Le comunità cristiane di base italiane hanno sempre fatto della laicità delle scelte politiche un motivo costitutivo della loro presenza nella società e nelle comunità di appartenenza.
E’ quindi per questa considerazione che appaiono gravi forzature le opinioni attribuite al movimento di aver scelto, come propria proiezione politico-partitica il partito delle cinque stelle, altrimenti denominato “dei grillini”.
Per chi, come le comunità cristiane di base, è nato come movimento collettivo di dissenso dalla storica compromissione italiana fra chiesa cattolica e potere democristiano è assolutamente improponibile e contrario alla sua storia e alla sua prassi, ricadere nella tentazione di collateralismi ambigui con nuove o vecchie formazioni politico-partitiche.
Le comunità cristiane di base italiane non giudicano utile, né produttivo, per una crescita della coscienza democratica della società italiana, lo stesso accostamento fra messaggio evangelico e contingente proposta politico-partitica, tanto meno qualora tale accostamento venga operato tramite interpretazioni arbitrariamente attribuite a persone riconosciute come presbiteri dalle loro comunità.
La laicità consente infatti a tutti i soggetti libertà di analisi, di ricerca, di proposta senza equivoci o compromissioni: a questo carattere costitutivo le comunità non intendono rinunciare pena la perdita della loro identità di popolo di Dio in ricerca.
Le comunità cristiane di base italiane
Roma, 26 aprile 2012
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L’articolo de La Stampa: L’antipolitica in sacrestia