Filippo Gentiloni IL SILENZIO E L’OFFESA il manifesto 31 ottobre 2010 In un
momento particolarmente difficile per la vita politica italiana il
cattolicesimo è assente, quasi silenzioso. Una preoccupazione della
quale si è fatto interprete, fra gli altri, il cardinale Bagnasco,
presidente dei Vescovi, che ha auspicato il ritorno a quelle «scuole di
politica» che «ebbero una grande fioritura agli inizi degli anni
novanta». I vescovi, dunque, rimpiangono gli anni nei quali i cattolici
partecipavano alla vita politica italiana inquadrati con chiarezza e
decisione in un partito ben preciso, quella Democrazia Cristiana che li
univa e li qualificava. E soprattutto li distingueva da tutti gli altri
e li rendeva ben visibili. «Appare necessaria una seria educazione alla
socialità e alla cittadinanza, mediante un ampia diffusione dei principi
della dottrina sociale della Chiesa». «Del resto – aggiungeva
l’arcivescovo Fisichella in Vaticano – l’Europa non può essere
indipendente o neutrale rispetto al cristianesimo: senza cristianesimo
un’Europa contro sarebbe finita».
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