La
ricostruzione della casa delle ragazze e dei ragazzi di strada
è il simbolo del percorso del Mojoca stesso, cioè della storia di
trasformazione e crescita nell’amore e nell’autodeterminazione delle
bambine, bambini e giovani più esclusi, con l’aiuto delle persone che si
occupano di loro in Guatemala, in Europa e soprattutto in Italia.
Ma la casa e il Mojoca sono solo
strumenti al servizio delle sorelle e fratelli della strada: ogni
bambina, ogni bambino, ogni giovane, vale infinitamente di più.
La ricostruzione è stata realizzata
grazie all’amicizia e solidarietà del popolo italiano, soprattutto di
Amistrada, la rete di amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada, che
ha avuto la generosa audacia di fare un prestito senza interessi e a
tempo indeterminato per consentire la realizzazione dei lavori nei tempi
previsti dalla municipalità, avviando nel contempo la campagna di
finanziamento che non si è ancora conclusa.
Ma la gioia per la festa
dell’inaugurazione è accompagnata dalla preoccupazione per il futuro,
specie da quando ha chiuso in Guatemala “Casa Alianza”, istituzione che
si occupava dei giovani in Centro America.
Per questo, contestualmente alla festa,
il Mojoca ha richiesto l’appoggio del Governo del Guatemala e della
Capitale, con cui fino ad oggi ha collaborato, svolgendo anche compiti
di supplenza, e la creazione in Guatemala di una Rete di Amicizia come
quelle che esistono in Europa, perché il futuro del Mojoca deve essere
garantito in primo luogo dal Guatemala.
Massimo Silvestri - Amistrada e CdB S. Paolo - Roma
La
gestione ordinaria delle attività del Mojoca (lavoro in strada; scuola
in strada, casa e istituti esterni; iniziazione al lavoro; reinserimento
lavorativo e abitativo, servizi di salute fisica e mentale, appoggio
legale) comporta una spesa annuale di circa 400.000 €.
Invitiamo chi è interessato ad approfondire questa realtà e a
collaborare con Mojoca e Amistrada a consultare il sito
www.amistrada.net.
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un commento sul Primo Piano pubblicato può
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al sito delle CdB
NOTA:
Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non
necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto
meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali
dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o
ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di
riflessione.
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