Buona notte, Maria
· Giuseppe
sono stanca, ma felice… approfittiamo che dorme e siedi vicino a me,
dopo pensi alla legna, il fuoco tiene bene per stasera.
Non so cosa mi prende, tanti pensieri nella mente… troppi per
tenerli tutti per me. Prima ho guardato negli occhi quell’uomo che
ha lasciato qui un pezzo di pane e le castagne; non staccava gli
occhi da Gesù, ho avuto quasi paura che volesse portarlo via, lo
guardava come se già lo conoscesse… Giuseppe, ma tu mi vuoi bene? Io
non so spiegarmi tutto questo; e la stella… l’hai vista tu la
stella? Oh!... La promessa, l’angelo… Zaccaria che non parla…
Elisabetta, chissà come sta Elisabetta… e Giovanni… sai proprio oggi
Giovanni compie un anno; ma se fosse tutto vero, Giuseppe, perché
far nascere questo bambino così? Da soli…lontani da casa…
Giuseppe, avvicinati di più, devo dirti una cosa importante:
l’angelo mi disse anche che Gesù sarà re e il suo regno non finirà
mai. Ma come è possibile…?
Ora mi sembra tutto un sogno. La gioia di essere madre non mi ha
dato il tempo di riflettere e ho detto subito sì…ma mi sembra tutto
così strano. Gesù a capo di un regno e tu, Giuseppe, il falegname,
padre di un re e io, Maria di Nazaret, la madre… che dici tu?
·
Dico che avremo tempo per pensare a tutto questo, intanto dobbiamo
essere forti e prepararci a partire e poi anch’io devo dirti una
cosa importante: quando ieri ho salutato i sapienti dell’oriente,
uno di loro mi ha preso in disparte e mi ha detto che Erode è molto
interessato a Gesù e che vorrebbe vederlo, mi ha però consigliato di
andar via perché si è sparsa la voce a Gerusalemme della nascita del
re dei giudei. Potrebbe essere pericoloso rimanere qui, andremo via
al più presto ma tu devi essere serena. Per ora Gesù è la nostra
gioia, gli insegneremo ad essere giusto secondo la legge, poi si
vedrà. Il Signore non farà mancare il suo aiuto. Anch’io, Maria,
sono confuso da tanta attenzione in una situazione poi così
naturale. Sai, ho come un presentimento: questo Gesù sarà re, ma
diverso, un re che ora non riusciamo ad immaginare. Forse, chissà,
ci insegnerà a cacciare i Romani senza spade, a liberare il tempio
dai mercanti e dalla soggezione al sinedrio senza fondare un altro
culto, a ridare dignità ai diseredati, ai piccoli, alle vedove, ai
malati, a combattere l’ipocrisia delle leggi di purità, a liberare
le coscienze dai pregiudizi ereditati dai nostri padri. …
Se questo figlio arriverà al cuore degli uomini allora si dirà che è
figlio di Dio e saranno tempi duri per lui e per noi, ma non
pensiamoci ora. Adesso riposa Maria che la notte è lunga.
· Giuseppe,
ora penso che riuscirò a dormire; tu parlavi ed io avevo una strana
sensazione, come quando Gesù era ancora dentro di me, che bella
sensazione…
Buona notte e… metti dentro la legna per domani.
·
Buona notte, Maria
Corrado
Maffia