VORREI
Vorrei non avere buoni sentimenti:
v vorrei non inorridire per i bambini violentati, per le donne
aggredite o stuprate, per i vecchi lasciati nella loro debolezza e
in solitudine,
v vorrei non avere raccapriccio per la sorte di chi fugge dalla guerra
o dalla morte per fame e muore annegato,
v vorrei non provare compassione per le <vittime innocenti> ed
indignazione per i <vili assassini>,
v vorrei non aver pena di chi dorme in cartoni, avvolti in pochi
indumenti e si sfama alla Caritas,
v
vorrei non indignarmi per la violenza che devasta il mondo.
Vorrei invece riuscire:
v
a
non giudicare,
perché è scritto così;
v
ad andare incontro a tutti e tutte, anche a chi non m’ispira
simpatia, non apprezzo, detesto,
perché è scritto: ama il prossimo tuo;
v
a
compatire e soccorrere nella stessa misura Abele e Caino,
perché è scritto: scagli la prima pietra chi non ha mai peccato;
v
a
darmi cura degli estranei e degli sconosciuti non meno di coloro che
amo,
perché è scritto: chi antepone agli altri il padre e la madre non
sta alla sequela di Cristo;
v
a
donare quanto meno il superfluo, anche se so che
quod
superest non significa ciò che mi avanza;
v
a
stare nei fatti dalla parte della pace e della giustizia,
perché è così che viene il regno di Dio;
perché spezzare le catene degli schiavi è ciò che è accetto a Dio;
v
ad accogliere sino in fondo l’amore e la vita,
perché è scritto: non di solo pane vive il figlio dell’uomo.
Per questo vorrei che le mie compagne ed i miei compagni di strada
Ø
mi accogliessero così come sono,
Ø
mi aiutassero ad accogliere in me la parola di Dio, sino a che
ispirasse l’agire di tutti i miei giorni.
Nino Lisi - CdB di San Paolo - Roma
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NOTA:
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dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o
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