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Libertà è sicurezza
Nella chiesa cattolica veronese il recente Sinodo diocesano ha espresso dei buoni fermenti.
Dalle
parole del vescovo F. R. Carraro: … non è possibile annunciare con
efficacia il Vangelo se prima non ci si è lasciati contagiare e
trasformare, nel cuore e nella vita, dal Vangelo stesso. Ecco dunque
l'icona di una "chiesa discepola" che, con umiltà e disponibilità, si
pone alla sequela del Signore, presente nella Parola, nei gesti
celebrativi, e in particolare nell'Eucarestia domenicale, ma anche nei
volti degli uomini e delle donne di oggi, con le loro aspirazioni, le
loro contraddizioni, le loro sofferenze.
Ma Verona, città medaglia d’oro della Resistenza, - che ha come protettore San Zeno, vescovo nord africano, - che negli anni ‘80 e ‘90 ha riempito più volte l’Arena grazie al movimento “Beati i costruttori di Pace”, - che è stata ed è centro di coraggiose iniziative missionarie e sociali (Comboniani/e, Canossiane, Don Calabria, Don Mazza ecc.), - che ha visto nascere i cantieri del dialogo interreligioso, da alcuni mesi viene violentata dalla amministrazione comunale del sindaco Tosi (della Lega Nord, eletto con col 61% dei voti), con provvedimenti contro gli immigrati, i poveri e gli emarginati. Ecco una piccola lista di esempi. - Per l’assegnazione delle case popolari agli immigrati viene attribuito un punteggio inferiore. In questo quadro il mercato in moltissimi casi nega loro il diritto di abitare. - Sgombero di abitazioni fatiscenti senza dare altra possibilità agli occupanti. - Cancellata l’adesione alla Marcia per i Diritti Umani Perugia Assisi. - Ritirata l’adesione al tradizionale Festival del Cinema Africano di Verona. - Chiusura di percorsi di incontro delle istituzioni comunali con la società civile (Consulta immigrati, Municipio dei popoli). - Partecipazione del sindaco ad iniziative della destra neo fascista. Negli ultimi mesi altri sindaci, soprattutto del Nord Est, hanno contribuito ad esasperare la sindrome securitaria. Hanno inquinato le coscienze delle persone al punto da far apparire normale essere razzisti e vergognarsi di avere sentimenti di pietà. Come è potuto succedere? Cosa fare perché non si ripeta?
Libertà è sicurezza: ne abbiamo discusso a verona sabato 12 gennaio con eurodeputati, parlamentari nazionali e consiglieri delle amministrazioni locali, accomunati dal desiderio di dar voce al risveglio delle coscienze dei veronesi. Le occasioni non mancano. I “Cantieri del dialogo” rilanceranno nel prossimo giugno il tema dei Diritti Umani nel dialogo fra le religioni. Nel 2008 ricorre il 60° anniversario della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ricordiamo l’art. 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. …” e l’art. 1 della Dichiarazione Universale “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Dal convegno del 12 gennaio è scaturito un forte impegno a rimettere al centro della società il senso di appartenenza al genere umano per tutte e tutti. In questo spirito si vuole proporre un momento forte di richiamo a questi principi, svolgendo a Verona una manifestazione di portata nazionale per il 25 aprile, Festa della Liberazione. Invitiamo le comunità a partecipare alla manifestazione, come prologo al nostro convegno di San Pietro Terme.
CdB “La Porta” - Verona
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