Mitria e stellette
Il contrasto stridente tra l’ulivo di pace di
questa domenica delle palme e il contesto di genocidi e guerre che
pretendono di generare pace e democrazia, ci interroga come
credenti. Non genericamente: Gesù, nel testo liturgico tratto da
Luca, dà per scontato il comportamento prepotente dei grandi delle
nazioni forti, mentre si rivolge a coloro che sono i suoi messaggeri
di pace: “i re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il
potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non
sia così…”(Lc 22,25). Il dispiegamento di forze di
pressione, i gradi gerarchici del comando non sono strumenti di
evangelizzazione.
In un recente dibattito sul principale
quotidiano sardo, a una mia opinione negativa sul grado di generale
di corpo d’armata del vescovo castrense e di capitano per i
cappellani, mi ha risposto con tono violento un francescano
cappellano della Brigata Sassari: “A Nassirya ero là con le mie
stellette, segno di appartenenza a quella categoria di benefattori e
con i miei gradi di capitano… Con noi c’era il vescovo che essendo
pastore di quel popolo di benefattori, anche lui portava le
stellette e il grado di generale perché ci presiedeva tutti nella
carità, nell’amore e nel servizio”. Queste affermazioni del
capitano-benefattore erano inserite in un ampio contesto di insulti
e contumelie su di me, tanto gratuiti e ingiustificati da suscitare
una serie di dure lettere alla redazione, anche da parte di preti.
Il frate cappellano, che spesso appare in TV con
cipiglio da gioventù littoria, gode ormai per la soddisfazione di
vedere il suo generale elevato a capo dei vescovi italici con mitria
e stellette, con proclami e nuove regole d’ingaggio; mentre qualche
sparuto gruppo di utopisti si ostina a credere: “Chi è il più grande
fra voi diventi il più piccolo e chi governa come colui che serve”.
(Lc 22,26)
Ignazio Demuro
della CdB di Olbia
Chi vuole inviare
un commento sul Primo Piano pubblicato può
inviarlo qui
al sito delle CdB![](email_rotante.gif)
NOTA:
Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non
necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto
meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali
su argomenti di attualità che ciascuna/o
ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di
riflessione.
I corsivi delle settimane precedenti sono reperibili
in Archivio di "In Primo Piano"