Un
incontro una tantum
In
quanto portavoce di “Noi Siamo Chiesa” (NSC) il 10 ottobre ho
incontrato Mons. Bagnasco, che, abbastanza a sorpresa, ha accettato
questo contatto che gli era stato chiesto da NSC quando fu nominato
Presidente della CEI da Benedetto XVI . Il colloquio non ha avuto
storia. Bagnasco ha ascoltato con pazienza un lungo elenco di
posizioni che, da anni, il cattolicesimo critico, di cui in qualche
modo mi sentivo in quel momento il rappresentante, ha sviluppato nei
confronti di una linea generale dei vertici della Chiesa universale
ed italiana sempre più lontana dalle intuizioni del Concilio.
Che dire e che pensare ora ? La mia
impressione è che sia stato un incontro una tantum e che
quindi non si siano create, almeno per ora, le premesse per alcuna
sede vera di dialogo su questioni concrete. Dopo questo incontro il
movimento NSC non sarà certamente condizionato nel suo compito che
è quello di continuare a dire, come sempre, che “il re è nudo” ogni
volta che ciò sarà necessario. Non ci sarà, mutatis mutandis
nella situazione italiana, alcun “effetto” Kung che, dopo il suo
incontro col Papa nel settembre 2005, in un certo senso accreditò
presso i cattolici “conciliari” le buone intenzioni di Benedetto
XVI .
Ma, per valutare complessivamente la
situazione, bisogna anche prendere atto che questa molto prudente
apertura di Bagnasco ha incontrato evidenti resistenze in sede CEI e
che, a proposito di ascolto/dialogo coi vescovi italiani, siamo
messi abbastanza male. Per esempio – pochi lo sanno- neanche il
Card. Martini accettò mai alcun contatto con NSC, che anzi ostacolò
in un paio di occasioni, nonostante che a Milano si siano svolte,
quando lui era vescovo, molte iniziative di particolare importanza e
di buon consenso di base.
Vittorio Bellavite
Portavoce di "Noi Siamo Chiesa"
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NOTA:
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necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto
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dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o
ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di
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