XXXI INCONTRO NAZIONALE DELLE Comunità cristiane Di Base.
25-27 Aprile 2008 Castel San Pietro Terme (BO)
“SOCIETA' SOBRIA, EQUA E SOLIDALE”
Culture e pratiche dal basso
Eucarestia
INTRODUZIONE
Tutta la vita ci affatichiamo per avere di più, apparire di più, essere considerati di più,
e ci ritroviamo vinti dallo stress e più affamati che mai, più vuoti di prima, esiliati da noi stessi.
Le cose - è nostra esperienza quotidiana - non bastano per riempire l'esistenza.
Neanche le persone colmano la vita. E ci limitano. E dicono: accontentati di noi.
La donna e l’uomo nascono affamati, sentono una felicità sempre minacciata.
E hanno fame e paura, desiderano amici e temono tradimenti.
Hanno fame di cose, di persone e poi …
di infinito.
INVOCAZIONE ALLA DIVINA SAPIENZA
L. Divina sapienza
Accoglici quando il nostro cuore è arido
come la sabbia del deserto.
L'acqua viva della Tua Parola
ci ridoni vigore e freschezza:
T. Divina sapienza, che ci inviti e ci accompagni.
L. Accoglici quando il nostro cuore
è sconvolto da tante delusioni.
La rugiada del Tuo amore
ci doni ancora tanta pace:
T.. Tu, che ci inviti e ci accompagni .
L. Accoglici quando il nostro cuore
è nell' oscurità più profonda.
Tu fai brillare una stella per noi,
un raggio di sole sui nostri passi:
T. Tu, che ci inviti e ci accompagni.
L. Accoglici quando il nostro cuore
vive giorni di fecondità e di gioia.
Tu condividi i sorrisi dei nostri volti
e dai profondità alle nostre gioie:
T. Tu, che ci inviti e ci accompagni.
L. Accoglici quando il nostro cuore
si apre e freme di speranza.
Tu sorreggi il nostro cammino
e dilati i nostri piccoli orizzonti:
T. Tu, che ci inviti e ci accompagni .
L. O Divina Sapienza, che conosci le nostre paure,
aiutaci a far pace con noi stesse/i,
senza nascondere i nostri limiti
e senza sotterrare i nostri talenti
T. Cammina con noi
ed insegnaci ad amare.
L. Tu, che hai aperto gli occhi ad Agar
ed hai fatto vedere ad Abramo una terra spaziosa,
aiutaci a pensare in grande
perché abbiamo bisogno gli uni
delle /degli altre/i.
T. Cammina con noi
ed insegnaci ad amare.
L. Tu, che hai arricchito il mondo
con tante creature diverse
e promuovi con amore questa varietà,
aiutaci a guardare oltre e lontano.
T. Cammina con noi
ed insegnaci ad amare.
L. Tu, che semini nei nostri cuori
il seme profondo della conoscenza
mantieni le nostre vite sulla
strada di Miriam, Abramo, Sara, Rut ...
e facci riconoscere la fecondità
di questo cammino.
T. Cammina con noi
ed insegnaci ad amare.
PERDONO
(Preghiere di richiesta di perdono a partire dalle consapevolezze maturate nel lavoro dei laboratori.)
L. Molti vorrebbero che il povero dicesse sempre che è “volontà di Dio” che lui viva così.
No, non è volontà di Dio che alcuni abbiano tutto e altri non abbiano niente.
No, non può essere di Dio. Di Dio è la volontà che tutti i suoi figli siano felici.
Oscar Romero (10 Settembre 1978).
T. Perdonaci Signore per tutte/i quelle/i che non hanno niente.
LETTURA DELLA PAROLA
Levitico 25, 23 e 24
L. 23 Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini. 24 Perciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per quanto riguarda il suolo.
T.Per questa parola noi ti ringraziamo.
Da D.M. Turoldo Salmo 24 (23)
Appartiene al Signore la terra
Appartiene al Signore la terra,
l'universo e la sua pienezza,
ogni cosa e tutti i viventi.
L 'ha fondata lui sopra le acque,
lui è stato a renderla stabile
sopra i fiumi e sopra gli abissi.
Chi può mai salire al monte
ove tiene dimora Iddio,
chi sostare nel suo santuario?
Chi ha monde le mani e il cuore,
chi non segue dei culti bugiardi,
chi non giura a danno del prossimo.
Dal Signore avrà ogni bene,
solo lui otterrà la giustizia, ,
sua salvezza sarà il Signore.
Così è benedetta la stirpe
di chi cerca il Dio di Giacobbe,
di ognuno che cerca il suo volto.
Preghiera
Dio, Padre dell'universo,
che hai posto l'uomo al centro del Giardino,
a lui affidando il creato
perché lo coltivasse e lo custodisse,
liberaci dalla tentazione di crederci
despoti delle cose;
donaci e conservaci
cuore e mani purissimi
per usare di ogni tua creatura
sempre con umiltà e amore,
e continuare a vivere in reciproca amicizia
portando a te l'omaggio di tutta la creazione.
Amen
Matteo 5
(Traduzione con il senso antico delle parole da: Carlos Mesters “Incontri biblici” - La Cittadella Editrice)
1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
1 Vedendo tutta quella moltitudine di persone, Gesù salì sul monte e si mise a sedere. I discepoli si accomodarono vicino a lui.
2 Allora, Gesù, cominciò a parlare e fece questo discorso:
3 La felicità che tutti sperano da Dio sarà certamente dei poveri,-che sono poveri anche didentro-perché il regno dei cieli è fatto per loro.
4 la felicità è di chi piange perché Dio stesso sarà il loro conforto.
5 La felicità è degli umili perché la terra promessa sarà loro.
6 La felicità è di coloro che hanno fame e sete di giustizia perché riceveranno da Dio ciò che desiderano.
7 La felicità è di coloro che operano la misericordia perché riceveranno misericordia da Dio.
8 La felicità è di coloro che guardano tutto con occhio puro, perché vedranno Dio.
9 La felicità è di coloro che lottano per la pace perché saranno chiamati figli di Dio.
10 La felicità è di coloro che sono perseguitati a causa della giustizia perché il Regno di Dio è per loro.
11 Quando sarete calunniati e perseguitati e insultati con tutte le possibili bugie e parolacce, solo per il fatto di essere miei amici, proprio allora state contenti.
12 ma contenti per davvero! Felicissimi ! Perché vi aspetta una grande ricompensa in cielo. E ricordatevi sempre: nei tempi antichi anche i profeti sono già stati perseguitati.
T.Per questa parola noi ti ringraziamo.
(Riflessioni prodotte dai laboratori o personali.)
OFFERTA DI BENI COMUNI
Spesso non sappiamo scegliere il pane, perché non osiamo sbilanciarci.
Pane è parola piena di significati e di gioia.
Non indica solo un pugno di farina impastato e passato nel fuoco,
ma mostra ciò che serve a mantenere la vita.
Indica amore, dignità, pace, libertà, coraggio, tenerezza.
Auguriamocisapienza nel saper scegliere il pane giusto
che fortifichi e rallegri le ore e i giorni che ci attendono
Il pane che spezziamo ha differenti forme per significare
le nostre diversità che condividiamo,
il vino che beviamo proviene dalle fertili colline delle nostre terre.
(Offerta di pane, vino e altri frutti della terra)
(Ogni laboratorio porta un’esperienza, un gesto, un simbolo, sul lavoro fatto nel gruppo.)
MEMORIA
1. (donne) Il nostro cuore sa che esiste di meglio
e che la strada per arrivarci è la vita terrena, il deserto ...
per giungere poi alla Terra promessa,
dove si potrà davvero sprigionare il vero gusto per la vita.
2. (uomini) Là, o Dio, Tu vuoi condurci,
noncurante dei tempi necessari;
vuoi condurci al progresso morale e spirituale
di ciascuna /o di noi.
1. Noi, Signore,
abbiamo avuto un grande privilegio:
l'occasione di reinventare noi stessi e noi stesse
e di essere chiamate/i a vita nuova.
Quante volte ci giunge il Tuo invito!
2. E quante volte non abbiamo saputo combattere
per lasciare la pesante zavorra dell'abitudine e del dubbio,
soffocate/i dall'ansia e dall'incertezza
per il nostro cammino.
T.Siamo in molti/e, o Dio,
a non voler provare la gioia dell' affidamento a Te
e ci sentiamo immobili,
ci aggrappiamo alla protesta e alla ribellione.
Quante volte!
1. Spesso, poi, o Signore,
non vogliamo combattere l'antico faraone
che c'è fuori e dentro di noi,
vogliamo tornare indietro o fermarci nel deserto
pur di non affrontare l'incognita della libertà promessa,
che così tanto ci spaventa.
2. Eppure Tu, mentre noi vaghiamo,
continui, da Padre e Madre amorevole,
a comprendere le nostre paure,
ad accompagnarci nella difficile ricerca
per dare un senso a tutto ciò che accade.
1. Com' è grande il desiderio
di essere tutte/i figlie/i Tuoi,
di guardare al Tuo Amore incondizionato,
alla fiducia che riponi in noi,
ogni volta come fosse la prima volta!
2. Non Ti stancare delle nostre infantili esitazioni:
il cammino di crescita e di liberazione
passa per vie dolorose.
T.Tu rendici forti e capaci
di ricambiare una fiducia cosi grande,
ciascuna/o secondo i propri tempi.
1. Rendici capaci di tenere viva la memoria delle vite donate
dalle nostre sorelle e dai nostri fratelli...
(Brevemente si ricordano le sorelle e i fratelli che ci hanno lasciato)
T. Il ricordo della cena che Gesù condivise con i suoi discepoli e le sue discepole ci assicura che anche in lui Tu Ti sei fatto compagno di viaggio degli uomini e delle donne.
Quanto basta perché la nostra vita si apra alla speranza.
Gesù sedeva a mensa con gli uomini e le donne che aveva scelto tra la gente che non conta nulla.
La congiura dei potenti stava per metterlo nelle mani di coloro che cercavano ogni pretesto per farlo fuori. Era notte per tutti, anche per il cuore di Gesù. Egli prese del pane, pregò il Padre e poi ne diede a tutti e tutte dicendo: "Prendete e mangiate: questo è il segno di un amore che condivide, che non tiene per sé. Fate questo per ricordarvi di me". Allo stesso modo, quando ebbero cenato, prese la coppa del vino e disse: "Questo calice è il segno della nuova alleanza. Tutte le volte che berrete a questo calice, fate questo in memoria di me".
PADRE NOSTRO/MADRE NOSTRA
O Dio, tu sei padre nostro e madre nostra,
sei per le strade,
nella nostra vita quotidiana.
Che il tuo nome e il tuo messaggio
siano presi sul serio,
che la giustizia sia fatta,
che si realizzi la condivisione
come Tu ce l’hai insegnata,
che tutti gli sfruttati abbiano il loro pane,
che tutti gli oppressi vivano nella dignità.
Dacci la forza di continuare
ciò che tu hai cominciato.
insegnaci a costruire una nuova società
in cui gli uomini e le donne
vivano nuovi rapporti sociali.
Liberaci dalla nostra tendenza a delegare
e a sfuggire dalle responsabilità.
Dacci la forza di resistere
alla società del consumismo
ed alle sue false sicurezze.
rendici capaci di una solidarietà senza pregiudizi.
Amen
(Come gesto di pace ci offriamo reciprocamente il pane e il vino.)
CONDIVISIONE DI PANE, VINO E FRUTTI DELLA TERRA
STIMOLATE/I DALLE CONDIVISIONI DI QUESTI GIORNI CI IMPEGNIAMO A :
(ogni laboratorio presenta qui alcuni impegni condivisi legati al tema affrontato)
PREGHIERA
Grazie Signore
perché ci liberi dall'onnipotenza,
senza per questo schiacciarci.
Fatti a Tua immagine
non abbiamo paura
di umiliare noi stessi
innalzando Te,
di abdicare alle nostre responsabilità
invocando la Tua vicinanza.
Tra di noi, qui, sotto il sole,
è così difficile starel'uno
accanto all'altra
senza gelosie e rivalità.
Tu,
Signore, non
sei mai geloso
della nostra autonomia.
Ogni coscienza che si ridesta all'amore
e alla vita
brilla della Tua luce.
Per questo ci uniamo alla lode del salmo:
"O Signore, nostro Dio, quanto è
grande il Tuo nome
su tutta la terra".
CANTO “La strada”
C’è solo la strada su cui puoi contare,
La strada è l’unica salvezza;
c’è solo la voglia e il bisogno di uscire,
di esporsi nella strada e nella piazza:
perché il giudizio universale
non passa per le case,
le case dove noi ci nascondiamo;
bisogna ritornare nella strada,
nella strada per conoscere chi siamo.
C’è solo la strada su cui puoi contare,
e gli angeli non danno appuntamenti,
e ache nelle case più spaziose
non c’è spazio per verifiche e confronti.
C’è solo la strada su cui puoi contare,
in casa non si sentono le trombe,
in casa ti allontani dalla vita,
dalla lotta, dal dolore, dalle bombe.
C’è solo la strada su cui puoi contare,
per rendere concreti i nostri sogni,
dobbiamo allontanare le illusioni
e impegnarci a rispondere ai bisogni.
CANTO: Evenu shalom alehem
Evenu shalom alehem
Evenu shalom alehem
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
E sia la pace con noi
E sia la pace con noi
E sia la pace con noi
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
And the peace be with us
And the peace be with us
And the peace be with us
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
Et la paix soit avec nous
Et la paix soit avec nous
Et la paix soit avec nous
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
Y sea la paz con nosotros
Y sea la paz con nosotros
Y sea la paz con nosotros
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
Diciamo pace al mondo
Cantiamo pace al mondo
La nostra vita sia gioiosa
Ed il saluto, pace, giunga fino a voi.
Evenu shalom alehem
Evenu shalom alehem
Evenu shalom alehem
Evenu shalom, shalom, shalom alehem
I testi sono tratti da:
Giorni nonviolenti - agenda 2007 – edizioni QUALEVITA
Lungo i fiumi…I salmi Di D. m. Turoldo – G. Ravasi
Preghiere eucaristiche vol 2 – CdB Pinerolo
Preghiera semplice – Sergio Carrarini Ediz. EDB
Riflessione biblica e preghiera a cura della Cdb di Pinerolo 1995
(A cura della CdB “La Porta” Verona)