Il cammino continua
Stefano Toppi
da Confronti giugno 2005
"Comunità: segni di convivialità nella
storia. Percorsi conciliari a 40 anni dal Vaticano II". Questo
il tema del XXIX Incontro nazionale delle CdB che si è tenuto
a Cianciano Terme dal 23 al 25 aprile scorsi. Ribadita la volontà
di portare avanti il loro compito, continuandi a essere "scomode".
Anche questa volta è andata bene. È il primo pensiero
che viene in mente a chi, come chi scrive, è stato coinvolto
nella organizzazione del ventinovesimo incontro che le comunità
cristiane di base italiane hanno organizzato da quando esistono, con
la loro esile struttura di collegamento. Anzi, forse è il più
bel convegno degli ultimi anni. Tutto è andato per il verso giusto.
Il titolo dell'Incontro, che si è svolto a Chianciano Terme dal
23 al 25 aprile scorsi, è: “Comunità: segni di convivialità
nella storia. Percorsi conciliari a 40 anni dal Vaticano II”.
L'intento era quello di fare il punto su dove erano arrivati e se ancora
proseguivano i percorsi tracciati da tante persone e da tante realtà
ecclesiali diverse a 40 anni dalla conclusione del Concilio.
Le cifre: circa 350 presenze tra permanenti e di passaggio, 25 tra comunità
e gruppi.
Due credo le novità emergenti da questo convegno: l'incontro
con realtà di base diverse ma assai prossime alle CdB cosiddette
storiche, e la contaminazione, finalmente, con i giovani.
Non è infatti la prima volta che i giovani vengono ad un convegno
delle CdB. Proprio a Chianciano Terme, quattro anni fa, avevamo iniziato,
o forse ripreso, questa iniziativa di invitarli a questo momento.
Ma fino ad ora avevamo dedicato a loro dei laboratori separati. Dall'esperienza
di Chianciano 2001 era nata poi l'idea dei così detti "Camp"
estivi che hanno riscosso finora tanto successo fra le ragazze ed i
ragazzi.
Ma fino ad ora i loro cammini erano rimasti separati da quelli del mondo
degli adulti, quasi per proteggerli e non farli sentire a disagio nel
confronto.
Questa volta abbiamo rotto il ghiaccio e con il pretesto di un "gioco
dell'oca" particolare, finalmente giovani e adulti hanno lavorato
insieme, intrecciando i racconti delle loro storie e delle loro esperienze.
Ma di questo vi darà conto Marta nella pagina che segue.
Ed ancora delle ragazze e dei ragazzi la conclusione della celebrazione
eucaristica, ben condotta dalla Comunità di Pinerolo, con un
bellissimo canto accompagnato da una danza e l'animazione della serata
di festa, iniziata anche questa con uno spettacolo dei/delle pinerolesi.
Insomma i nostri giovani sono proprio cresciuti in tutti i sensi!
Questo ventinovesimo Incontro è partito con un confronto corale
di gruppi e realtà di base. Si sono infatti ritrovati in un dibattito
a più voci il Centro di accoglienza e di promozione culturale
"E. Balducci", profondamente legato alla comunità parrocchiale
di Zugliano, una piccola frazione della provincia di Udine, i gruppi
di Lettura popolare della bibbia di Verona, le donne dei gruppi di ricerca
teologica femminile di Trento, di "Promozione donna" e del
"GRAAL", di Milano, la Comunità “Le Piagge”,
della parrocchia del popolare quartiere di Firenze, e la Comunità
di Sant’Angelo a Scala (Avellino), che continua a vivere autonomamente
anche dopo l'allontanamento forzato del proprio parroco, don Vitaliano
della Sala.
Lo scambio tra realtà, anche così diverse tra loro, e
l'assemblea è stato intenso, mai monotono, e ben condotto, con
stile da talk-show realmente partecipato, pur senza telecamere, da Giovanna
Romualdi e Paolo Ferrari.
Impossibile sintetizzare il dibattito. Cogliamo un passaggio che ha
espresso una donna di un gruppo di teologia femminile di Milano: "continuare
a esserci per costituire problema"; insomma non adempiremo il nostro
compito di realtà ecclesiali di base se occultassimo i problemi
nella vita della chiesa, mettendoci anzitempo a riposo.
Ed il confronto con realtà diverse e vicine a noi è continuato
nei laboratori ed è ripreso con nuovo vigore nella tavola rotonda
conclusiva sul tema: “Dove sta andando la Chiesa italiana a 40
anni al Vaticano II” ed alla quale hanno partecipato, con il coordinamento
di Lorenzo Tommaselli: Giovanni Franzoni, che ci ha riproposto la sua
esperienza di testimone diretto del Concilio (lui era infatti padre
conciliare, Ratzinger, all'epoca, no), Don Vinicio Albanesi, delle Comunità
di Capodarco, che ci ha portato il suo punto di vista dall'impegno nel
sociale e ci ha colpito con la sua testimonianza sulla realtà
dell'emigrazione nel nostro paese, Lidia Menapace, che ci ha aperto
nuove prospettive sul dibattito sulla fecondazione medicalmente assistita
mettendola anche in relazione anche ai problemi del sottosviluppo, Grazia
Villa, del Gruppo "Promozione donna" di Milano, che ci ha
parlato dei problemi del mondo cattolico derivanti dalla crisi delle
istituzioni e dalla perdita di valore del senso democratico e Franco
Passuello - tra le tante appartenenze mi piace ricordare il suo lungo
periodo di collaborazione e direzione di Com-Nuovi Tempi - che ci ha
provocato e stimolato con le sue acute osservazioni sul nostro modo
di essere comunità.
L'assemblea si è chiusa con l'approvazione di un ordine del giorno
sul tema del referendum in cui le CdB considerano "poco rispettosa
dei diritti di tutte/i cittadine/i ed evangelicamente poco credibile
l'operazione che neutralizza - attraverso il mancato raggiungimento
del quorum - l'espressione di volontà di chi non è credente
o non aderisce alla Chiesa cattolica, e che presenta come morale soltanto
il proprio punto di vista." E si conclude con la seguente affermazione:
"Per quanto ci riguarda, pur nel rispetto di ogni diversa scelta
circa l’uno o l’altro dei quesiti referendari che non sia
di pura logica di schieramento politico, proponiamo di orientarsi verso
un voto che elimini i limiti e le norme vessatorie contenuti nella legge."
E dopo l'estate ci attende l'inizio di un nuovo ciclo di preparazione
per il prossimo Incontro, che, se Dio vuole, sarà il trentesimo.