IN MEMORIA DI GIOVANNA CARLINI
Vogliamo cominciare a ricordare Giovanna con la lettura di una canzone alla quale lei teneva molto e che suggerì di inserire nella liturgia di Natale: OLd Man River
Per
Giovanna la nostra comunità era uno di quei luoghi dove si poteva
continuare a dire: La sua passione civile era discreta, talvolta silenziosa ma sempre presente: si sentiva il suo rammarico quando parlava delle persone oppresse dalla disperazione di un potere senza vergogna e senza reticenze nell’ostentare la sua potenza idolatrica. La sua fede , nutrita di riflessioni, di letture di spirito critico, era una fede di una credente libera e sempre in ricerca. L’amicizia per le amiche e gli amici della comunità era sincera e la sua mente era aperta come il suo cuore. Siamo qui presenti davanti a Giovanna, amica carissima, alla quale ognuna-ognuno di noi ha voluto bene, per riaffermare che siamo stati creati e che diventiamo creatori, che siamo liberati e diventiamo agenti di liberazione, che siamo amati e diventiamo esseri che amano. Giovanna inizia un altro percorso che fa parte anch’esso della vita, un percorso sconosciuto che ci sforziamo di immaginare possa essere insieme al suo compagno Pierfranco; un percorso che pensiamo legato alla circolarità degli eventi dell’universo: sappiamo che hanno scoperto un altro pianeta molto simile alla terra. È distante da noi moltissimi anni luce ma nella circolarità prima o poi, l’umanità lo conoscerà meglio! Noi tutte e tutti siamo dentro questo spazio/tempo infinitamente più grande di noi e la nostra morte s’inserisce in questa continuità positiva. Ma di fronte alla morte non solo quella naturale che sopravviene anche quando meno ce l’aspettiamo, ma di fronte alla morte causata dalle guerre, dalla violenza ci domandiamo: dove risiede la speranza per coloro che uomini e donne sono senza potere? E dopo questa domanda ce ne viene un’altra: com’è possibile lodare la forza creatrice della vita ed esaltare il fatto di essere stati creati/e per amore e per la giustizia, alla luce di eventi disastrosi, e delle conseguenze future per tutta la terra? Vi sono dei momenti in cui abbiamo la netta sensazione che la nostra speranza cristiana di risurrezione così come pure la speranza laica di un governo onesto e razionale sia troppo debole E la fede? È così legata alla speranza? E se c’è speranza allora vale la pena di lottare, di lavorare ed amare. Queste e mille altre domande ci facciamo, come se le faceva Giovanna quando ci incontravamo e desiderava esprimere il suo pensiero, la sua critica, le sue argomentazioni: i suoi interventi nulla avevano di scontato, avevano invece la caratteristica di una mente in continua ricerca della verità, di un pensiero rivolto ad un divino incarnato nella realtà quotidiana. Scherzavamo sulla sordità, come quella volta che la Catti le ha imprestato il suo apparecchio acustico…anche se poi non andava bene. Il suo era un desiderio di ascoltare, di captare nonostante le difficoltà, ogni nostro discorso…..ed aveva anche le sue interpretazioni, ed a volte accentuava la sua difficoltà d’interpretazione, ma aveva una profonda sensibilità. Ha sempre apprezzato anche il percorso di ricerca delle donne del quale si sentiva partecipe pur non potendo frequentare. Rimarrà con noi, affianco a noi con la sua presenza dolce e sorridente, così la ricorderemo e così vogliamo accompagnarla verso la casa di Dio pregando assieme con il salmo che esprime bene anche la scelta etica di vita da lei compiuta nella vita Salmo 14 1 Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte? 2 Colui che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, 3 non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino. 4 Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Anche se giura a suo danno, non cambia; 5 presta denaro senza fare usura, e non accetta doni contro l'innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.
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