COMUNITÀ CRISTIANA di BASE di GORIZIA S.Lorenzo Isontino, 28.06.2009 Caro don Alberto, 50 anni di sacerdozio! Quanti anni passati da quando la tua mamma ti sgridava se non indossavi i calzini neri; pensa se ti vedesse adesso! Quanti anni intensi da quando il tuo papà ti chiedeva: "Te credi de cambiar il mondo ti?" Quanto entusiasmo...Quanti sogni...Quanta buona volontà...Quanto impegno... E quanta fede! Tu non volevi cambiare il mondo, ma volevi riuscire a trasmettere il valore del Vangelo, con il tuo esempio. Coloro che avrebbero dovuto dimostrarti come si vive il Vangelo sono stati, proprio loro, a farti capire che eri sbagliato, che eri fuori luogo completamente. Volevano farti capire che esiste una gerarchia ecclesiastica alla quale si deve sottostare per il bene del popolo cristiano: e tu sei parte della base; non puoi mettere in dubbio ciò che sentenzia e decide il pulpito dall'alto. Volevano farti capire che nessuno può permettersi la presunzione di mettere in pratica ciò che sgorga dal cuore spontaneamente: amore cristiano verso la gente di ogni età e specialmente di coloro che ne hanno più bisogno. E credevano di tarparti le ali. E invece quanti fiori d'amore sono sbocciati da quella sofferenza: la comunità di base, la comunità Arcobaleno, la cooperativa Arcobaleno, la Tempesta, l'Oasi del Preval e tanti altri... Con l'aiuto di tanti amici in tutto il mondo (come non pensare a Gerardo?) e con quello del Signore che ti ha trasmesso la forza dello Spirito Santo hai proseguito per la tua strada, quella difficile e tortuosa: quella giusta che arriva a Dio senza compromessi. Come le cadute di Gesù sotto il peso della croce sul Golgota, anche le tue sono state dolorose; ma il Signore non ti ha abbandonato e ti ha dato un grande dono: quello di continuare a vivere il cristianesimo con i più piccoli, i più deboli e gli emarginati, nonostante le avversità eclatanti. E tu ora, a distanza di tanti e tanti anni da quel 29 giugno 1959, continui ad avere un grande dono: hai ancora la capacità di sognare. Talvolta (spesso) sei assillato dall'atroce e tormentoso dubbio, anzi dalla convinzione di non aver fatto abbastanza. E vai in crisi. Ma hai la forza di rialzarti... e hai ancora la capacità di sognare. Con l'augurio che tu, don Alberto, possa continuare sempre a credere in quello che fai, ti esprimiamo il nostro amore per te, Grazie di essere tra noi.
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