MOZIONE SULL’8 PER MILLE I cristiani convenuti a Firenze il 16 maggio 2009 per riflettere e confrontarsi sull’urgenza di una chiesa plurale e pluralista che senta la gioia di proporre al mondo di oggi il Vangelo che ha ricevuto dando prova di credibilità mediante una continua conversione attestano che la povertà, individuale ma anche comunitaria, è condizione prioritaria per svolgere in umiltà questo servizio agli uomini.
In questa luce acquista particolare rilevanza la necessità di una sincera autocritica della chiesa italiana anche a proposito di quegli accordi con lo stato italiano che, riformati con il nuovo Concordato, le conferiscono forti privilegi anche economici che costituiscono, agli occhi dell’intera comunità nazionale, occasione di scandalo e prova di una ricchezza che impedisce ai cristiani di presentarsi come poveri servitori del Vangelo.
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