“In un tempo di sopraffazione e precarietà rendete ragione della speranza che è in voi”. 32° Incontro nazionale CdB - Torino 30. X/ 1.XI. 2010 – Laboratorio 4 “LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA E DELLA PARTECIPAZIONE E LA PERDITA DEL SENSO DELLA SOLIDARIETÀ” (coordinato dalla CdB S. Paolo di Roma) Sintesi dei lavori
Partecipanti 46, di cui 27 donne e 19 uomini appartenenti a 22 gruppi di provenienza e caratteristiche molto varie, dall’Italia, e una testimonianza dal Chapas (Bartolomé). Oltre 30 gli interventi.
Sollecitato dalle relazioni del sabato pomeriggio e dalla traccia preparata dal gruppo coordinatore (S. Paolo – Roma), ma soprattutto dalle esperienze vissute e dal desiderio di condividerle, il discorso, anche nel nostro laboratorio, è stato ricco e stimolante. Esso di può raccogliere attorno ad alcuni “punti focali” in correlazione tra loro e precisamente: 1) Un primo discorso ha avuto riguardo alla valorizzazione della persona considerata nella sua inalienabile individualità ma poi anche in relazione ai contesti sociali, dai più piccoli ai più vasti, privati o pubblici, comunque interdipendenti, dove si esprime l’impegno dei singoli (vari esempi); 2) Un altro filone di discussione ha avuto per oggetto la minore o maggiore accentuazione del nostro essere e manifestarci come cristiani, in comunità più o meno strutturate, come base di confronto e riflessione per il nostro impegno nella società; 3) A questo proposito sono stati portati anche esempi di gruppi o persone che si trovano a operare presso strutture parrocchiali o variamente collegate con parrocchie, dove costituiscono comunque segno di diversità sulla base delle loro iniziative; 4) Alcune persone hanno peraltro espresso perplessità o totale sfiducia sulla possibilità di contribuire alla conversione della Chiesa dal suo interno; 5) Per quanto riguarda il discorso sulla Costituzione sono emerse esigenze apparentemente contraddittorie e cioè, da una parte la necessità, specialmente in questa contingenza storica, della strenua difesa dei suoi principi fondanti e dall’altra la consapevolezza di talune carenze in essa rilevabili oggi a causa delle mutate circostanze storiche e sociali (per es. lo strapotere dei media e la loro influenza sull’espressione del voto e sulla gestione del potere) nonché alla presenza in essa di un macroscopico conflitto tra i principi solennemente enunciati negli artt. 1 e 3 e l’art. 7 che di per sé e con la costituzionalizzazione dei patti lateranensi introduce nel nostro ordinamento un altro soggetto sovrano: la Chiesa cattolica; 6) Gli argomenti maggiormente ribaditi, contenenti aspetti propositivi che hanno ricevuto ampio consenso ci sembrano comunque questi: - l’importanza di non perdere, o di ritrovare, uno dei motivi fondanti la nostra esperienza di CdB e cioè la denuncia dell’invadenza della Chiesa cattolica come soggetto politico nella nostra vita sociale e nel nostro ordinamento democratico, nonché la correlata necessità di smascherare in ogni sede possibile il travisamento del Vangelo che a tal fine viene operato; - la opportunità, nel perseguire questi intenti, di una riorganizzazione delle CdB con la finalità precipua di fare rete con tutti i soggetti che, nelle diverse situazioni date, sono sinceramente interessati alla suddetta denuncia, consapevoli che ogni iniziativa utile può essere perseguita meglio se a proporla non sono le CdB da sole, ma queste insieme alle altre realtà. A questo proposito sono state riferite varie esperienze positive già messe in atto o avviate in alcune realtà locali.
Il gruppo coordinatore Bòrgaro Torinese, 31 ottobre 2010.
|
www.cdbitalia.it |