MA COS’E’ LA CHIESA UNITARIANA?
di Gigi Ferraro
da La Strada, mensile del saluzzese, giugno 2010
Alcune domande a Ferenc Mikò, giovane segretario del vescovo unitariano della Transilvania, intervenuto al convegno di Saluzzo.
Ma cos’è la Chiesa Unitariana?
È una Chiesa protestante riformata nata negli anni della Riforma in Transilvania dove vivono liberamente diverse religioni grazie all’editto reale proclamato nel 1568.
Voi avete una vostra organizzazione?
La nostra organizzazione parte dal basso per arrivare verso l’alto. Prima di tutto ci sono i fedeli che scelgono i loro ministri e ogni congregazione è indipendente. I ministri nel corso di una assemblea eleggono i diaconi che a loro volta eleggono il vescovo. Tutto è però molto democratico: i leaders sono affiancati da dei fratelli laici che hanno lo stesso potere dei ministri: ogni comunità è guidata su due piani quello laico e quello religioso che sono accomunati. Noi pensiamo che debbano essere i gruppi a guidare la Chiesa. È nel Sinodo che le decisioni devono essere prese.
Come sono organizzate le comunità locali: c’è un pastore?
Sì. L’arcivescovo è eletto dai fratelli laici insieme ai diaconi e ai ministri. Per gli unitariani il vescovo non è, come nella Chiesa cattolica, qualcuno che ha autorità nei confronti dei sottoposti, ma è un po’ il portavoce nei confronti delle altre Chiese o del governo.
Quanti sono gli Unitariani in Transilvania?
Sono circa 65 mila persone; circa 130 comunità con 125 ministri, sei diaconi ed un vescovo.
Avete dei rapporti con le altre Chiese come quella Unitariana Ungherese?
Con la Chiesa Ungherese c’è un rapporto molto stretto perché si tratta di persone emigrate dalla Transilvania. La confessione è la stessa e in Ungheria sono pochi, circa 5-6 mila. C’è un movimento molto forte per unificare le due chiese. Soprattutto con gli ungheresi c’è uno scambio per ciò che riguarda la teologia, perché hanno pochi ministri che sono venuti a formrsi alla nostra scuola teologica. Abbiamo rapporti non così stretti come con l’Ungheria, con le Chiese Unitariane degli Stati Uniti e dell’Inghilterra. Ogni congregazione Unitariana ha una congregazione gemella negli Stati Uniti e Inghilterra con scambi, lettere, visite. Con le chiese Americane e inglesi lo scambio teologico è un po’ più difficoltoso.
Siete una realtà in espansione, avete giovani…
Nei villaggi piccoli l’età media è abbastanza alta e la gente pratica di più. Molti giovani hanno abbandonato i piccoli villaggi per andare nelle città grandi dove l’età media è un po’ più bassa, ma i giovani non praticano così tanto. Dopo il crollo del regime comunista, dal 1989, molti hanno fatto il praticantato per fare i ministri. A livello di ministri la congregazione è abbastanza giovane e capita che siano più giovani i ministri dei fedeli. Sul tema abbiamo porto a Roberto Rosso, ministro di culto della Chiesa Unitariana Italiana alcune ulteriori domande.
Come si svolge la formazione dei ministri?
Dipende dall’ episcopato di riferimento. In generale comunque vale la regola del consenso dal basso. È la congregazione che si sceglie il proprio ministro. Tuttavia si tratta di una “scelta qualificata” ossia la congregazione può scegliere a suo piacimento in un novero di candidati approvati dal vescovo che abbiano: una laurea in teologia e o la frequenza “con profitto” di appositi seminari di storia-teologia unitariane messi a punto dall’episcopato stesso. La nostra Chiesa dispone di un seminario in Transilvania.
Quali sono i rapporti con le altre Chiese?
Dal nostro punto di vista siamo apertissimi. Il nostro essere parte della grande corrente universalista è la base della nostra apertura. Noi diciamo che il nostro Maestro, Gesù, abbia indicato una via, che noi abbiamo scelto per ragioni tra le più disparate (storiche, culturali, estetiche, casuali) ma accanto a queste vie siamo consapevoli che ce ne siano altre altrettanto degne, (tradizioni ebraiche, cristiane, musulmane, orientali, quante ne vuoi). Siamo tuttavia convinti che eventuali differenze siano solo sul lato più immediato e superficiale, siamo certi che a mano a mano che si proceda nel cammino delle rispettive vie, vi sia una sostanziale convergenza verso una comune origine. In questo, va detto, troviamo più disponibilità al dialogo da parte di tradizioni più dissimili alla nostra. Tra i trinitari cristiani incontriamo più diffidenza e meno apertura all’ idea di indebolire la loro cristologia.
Cosa è per voi Gesù, cosa rappresenta?
Gesù è il nostro Maestro. Un uomo come noi, in tutto e per tutto, che tuttavia ha compiuto e completato il cammino. Di questo suo cammino ha voluto rendere testimonianza nell’Evangelo, affinché questo possa essere un testo di formazione per discepoli sullo stesso cammino. Riconosciamo a Gesù il carisma dell’unzione che ritroviamo tra le righe di Matteo 26:6-13 come pratica comune nell’ ebraismo a sancire una particolare dignità spirituale del Rabbi (Maestro) in questione. Per questo motivo, e solo per questo, possiamo dirci cristiani (formalmente solo dopo l’atto della cresima).
Come avviene il finanziamento dell’attività dei ministri?
Secondo l’episcopato transilvano 1/3 viene conferito dallo Stato, attraverso un percorso analogo all’8 per mille (non so però quale sia la percentuale esatta); 1/3 viene conferito dalla congregazione; 1/3 il ministro deve cercare di finanziarsi da solo. Siccome è formalmente proibito mischiare questioni di denaro con questioni religiose, ogni congregazione costituisce parallelamente una specie di piccola associazione di fedeli che si occupa di trovare fondi nelle maniere più disparate . Il più delle volte sono gli stessi confratelli della congregazione che offrono al ministro piccoli lavoretti in modo da lasciargli abbastanza tempo libero per gestire la dimensione cultuale della congregazione .
Vorrei saperne di piu e se vi e una congretazione a formia
la chiesa che rappresenta meglio di tutte l’amore cristiano, che non ha mai perseguitato per motivi dogmatici o di potere nessuno